
Il Convento della Croce è il complesso monumentale più importante del patrimonio sciclitano in quanto testimone dell’architettura Cinquecentesca.
Il complesso di Santa Maria della Croce a Scicli è un sito religioso che si compone di un convento, una chiesa, un oratorio e due cortili. Si tratta di uno degli edifici più antichi della città. Il complesso fondato dai frati minori dell’ordine francescano, si trova in cima al colle detto della croce. Posto sul lato sinistro del prospetto della chiesa, è indicato il 1528 come anno di fondazione del convento e la data è congruente con la fondazione del convento, che quindi risulta coevo alla chiesa. Secondo altri fonti, la fondazione della chiesa è collocabile tra la fina del Quattrocento i l’inizio del Cinquecento.
L’oratorio, intitolato alla Madonna di Sion, è invece preesistente e datato alla seconda metà del XV secolo. Presenta affreschi del XV e del XVI secolo, ora conservati nella chiesa di Santa Teresa a Scicli. Dopo l’Unità d’Italia il complesso fu venduto all’asta e divenne proprietà privata. Alla fine degli anni novanta del XX secolo fu espropriato dalla Regione Sicilia e restaurato in due battute, per un importo complessivo di circa 3 milioni di euro. Chiesa e convento presentano residui elementi tardo gotici, risparmiati dal terremoto del 1693 e che spiccano rispetto al panorama Barocco che domina a Scicli, determinato dall’attività di restauro operata a seguito del sisma.
La chiesa è a navata unica, con abside semicircolare. La facciata della chiesa, tardo gotica, presenta colonne tortili e due archi, uno a tutto sesto e un altro a sesto acuto. Accanto alla chiesa è un piccolo oratorio, dedicato alla Madonna di Sion, con un prospetto caratterizzato da due semicolonne e un arco trilobato, con in cima una croce in alto rilievo.

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