
Conferenza stampa, stamani ad Agrigento, di presentazione delle Giornate FAI d’Autunno.
Al via, dunque, sabato 16 e domenica 17 ottobre la X edizione delle Giornate FAI d’autunno proposte dal Gruppo FAI Giovani, guidato da Ruben Russo, con il supporto della Delegazione FAI Agrigento, diretta da Giuseppe Taibi.
Ecco tutti i luoghi visitabili (per prenotazioni consultare il sito del FAI – Fondo Ambiente Italiano), a cura degli “Apprendisti Ciceroni” guidati dalla responsabile FAI scuola, Anna Gangarossa: Ad Agrigento: visitabile il Giardino della Kolymbethra, per riscoprire il paesaggio agrario e naturale del Parco della Valle dei Templi. Si potrà passeggiare sugli antichi sentieri, tra gli alberi di agrumi dagli straordinari colori, forme, e profumi. Per i più piccoli “Costruiamo il nostro Alveare”: laboratorio didattico-creativo, racconto sull’Ape Nera e il suo ricercato miele, visita del Giardino. Visita agli Ipogei o “Acquedotti Feaci”.
A Racalmuto: Il Castello Chiaramontano: il bene si presenta in ottime condizioni di manutenzione, grazie anche alla ristrutturazione avvenuta negli anni Ottanta del XX secolo, ed è spesso sede di eventi culturali. Oltre al suo intrinseco valore storico, culturale e architettonico che travalica i confini del borgo, il monumento ospita permanente, in tutti i suoi piani, le opere e le installazioni scultoree di stampo naturalistico di un artista locale tuttora vivente, il maestro Giuseppe Agnello. Il Castello viene inserito come tappa di un itinerario storico-culturale che lo unisce al Teatro Margherita e alla Casa Sciascia; la Casa Museo Sciascia: Nasce con l’intento di essere aperta al pubblico e visitabile tutto l’anno. L’associazione che ne ha la gestione organizza eventi culturali e letterari che sono di richiamo anche per il luogo, rapidamente asceso nel gradimento dei visitatori, attratti da curiosità per la vita dello scrittore racalmutese; Il Teatro Regina Margherita: costruito fra il 1870 e il 1880, il teatro di Racalmuto – 350 posti, due ordini di palchi, un loggione a ferro di cavallo, golfo mistico per l’orchestra e un ampio palcoscenico – nacque come simbolo di stato delle famiglie ricche del paese. La realizzazione dell’edificio fu deliberata il 19 dicembre 1870 e il progetto fu affidato all’architetto Dionisio Sciascia, allievo della scuola di Filippo Basile, al quale si deve il Massimo di Palermo, concepito nello stesso periodo.
Infine, a Porto Empedocle: Street art e letteratura in collaborazione con l’associazione Mariterra.
Alla conferenza stampa sono interventi: l’assessore alla cultura del Comune di Racalmuto, Enzo Sardo, il dirigente scolastico del Liceo Scientifico Leonardo, Patrizia Pilato, il direttore del Giardino della Kolymbetrha, Giuseppe Lo Pilato, Sergio Schillaci, per l’Associazione Ristoratori Food e beverage ed Enzo Macaluso dell’Ufficio Programmazione Turistica di Racalmuto, Pippo Di Falco e Salvatore Picone di “Casa Museo Sciascia”, Elisabeth Grassonelli ed Erica Zoppo del direttivo di Mariterra, Margo Gallo regista e videomaker e rappresnetanti dell’associazione Immagina e Rotary Club.
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