
Riapre il Parco Archeologico di Segesta, in provincia di Trapani: la grande novità è rappresentata dalla riapertura del nuovo e monumentale ingresso all’Agorà, la grande piazza sul lato che conduce verso l’ala Nord-Est della Stoà, rinvenuto nel corso della campagna di scavi.
L’area archeologica di Segesta era stata già scavata negli anni ’90, quando venne avanzata l’ipotesi che l’apertura fosse proprio l’ingresso che conduceva all’Acropoli. Gli scavi hanno confermato quanto ipotizzato, arricchendo l’are di nuove e importanti scoperte.
In prossimità dell’ingresso dell’Agorà è emersa una significativa epigrafe: una scoperta importantissima che potrà essere ammirata da tutti grazie a un nuovo percorso pedonale, ideato per consentire di godere della parte più monumentale dell’antica Segesta.
Sono numerosi i rinvenimenti emersi durante gli scavi condotti nell’area archeologica: l’Acropoli Nord, con gli edifici pubblici e l’antico teatro, e l’Acropoli Sud che era riservata principalmente alle residenze private. Le scoperte renderanno ancora più interessante, suggestiva e curiosa la visite al sito archeologico della Sicilia.
Le rivelazioni emerse grazie alle ricerche condotte in convenzione con i professori Carmine Ampolo e Cecilia Parra della Scuola Normale Superiore di Pisa, il miglior ateneo in Italia e in Europa per le Scienze Naturali, offrono una rilettura urbanistica di Segesta e consentono di comprendere le dimensioni e le relazioni che si svolgevano all’interno della città.
Tra le novità che caratterizzano la riapertura c’è anche la ristrutturazione dello ‘Stazzo‘: oltre al tempio (foto in basso) e al teatro, i visitatori potranno ammirare anche il piccolo edificio rurale che costituisce il primo punto di accoglienza realizzato all’interno dell’area del Parco di Segesta utilizzando edifici esistenti.
Segesta fu un’antica città situata nella parte Nord-Ovest della Sicilia: sorgeva sul Monte Barbaro, nel territorio comunale di Calatafimi Segesta in provincia di Trapani, in una zona non distante da Alcamo, da Castellammare del Golfo e famosa anche per i Bagni di Segesta, le terme degli dei a ingresso gratuito.
La zona, al giorno d’oggi, presenta un importante parco archeologico che custodisce al suo interno un tempio in stile dorico, un teatro di età ellenistica scavato in parte nella rocca della collina (foto a fondo pagina), il santuario di contrada Mango, l’Agorà e la casa del Navarca di epoca greco-romana e un’area medievale composta da mura di cinta, castello, due chiese di epoca normanna, il quartiere medievale e la moschea.

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