
Quest’anno ricorre il venticinquesimo anniversario dall’inserimento della Villa del Casale di Piazza Armerina al World Heritage List – lista dei siti del Patrimonio Mondiale dell’Unesco.
Prestigioso riconoscimento assegnato il 6 Dicembre 1997 dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura, con la seguente motivazione: “(…) la Villa del Casale a Piazza Armerina, supremo esempio di villa romana di lusso, illustra graficamente la struttura sociale ed economica predominante della sua età. I mosaici che la decorano sono eccezionali per la loro qualità artistica ed invenzione così come per la loro estensione”.
Costruita in un periodo compreso tra il 310 e il 340, la villa continuò ad essere utilizzata fino all’invasione Araba del IX secolo, sebbene in una condizione di crescente degrado. Con più di 60 ambienti, 42 dei quali pavimentati con mosaici policromi che coprono una superficie di 3500 m2, la villa si sviluppava su quattro livelli adattandosi al pendio naturale della collina.
L’ingresso monumentale si apre su una corte sulla quale si affaccia il raffinato complesso termale. Segue l’imponente peristilio principale con, al centro, la fontana monumentale e stanze tutto intorno. Su uno dei lati si trova un sacello absidato; a sud un peristilio ovoidale su cui si apre l’ampia sala da pranzo decorata con scene mitologiche. A est del peristilio principale vi è il lungo Corridoio della Grande Caccia, famoso per il mosaico raffigurante la cattura di animali selvatici in Africa, che conduce ad una ampia sala da ricevimento con pavimenti in marmo anziché in mosaico. La maggior parte delle piccole stanze private, situate in questa parte del complesso, ha pavimenti in mosaico raffiguranti attività più tranquille di vita domestica.
I mosaici rappresentano la vera ricchezza della Villa del Casale. Risalgono al periodo d’oro dell’arte del mosaico e con ogni probabilità sono opera di artisti Nord Africani. Ampia è la varietà di soggetti – mitologia, scene di caccia, flora e fauna, scene di vita domestica e tanto altro. Le immagini raffigurate costituiscono un’antologia che ci fornisce molte informazioni importanti sulla civiltà romana, nel campo dell’economia, della religione, della politica, della vita familiare e della cultura.
La giornata celebrativa del 6 dicembre, comincerà alle ore 16:00 presso la sala conferenze di Palazzo Trigona a Piazza Armerina e prevede la presentazione del volume: “Piano di Gestione del sito Unesco Villa Romana del Casale – Aggiornamento 2020”.

#DOMENICALMUSEO INGRESSI GRATUITI
Ingressi gratuiti per i siti che dipendono dall’assessorato regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana della Regione Siciliana.
L’ISOLA CHE NON C’ERA, LA PRESENTAZIONE
Giuseppe Donato che presenterà il suo saggio “L’isola che non c’era. Lo Stagnone e altre storie”, pubblicato da Edizioni Danaus.
IL “SEVERO” TEMPIO DELLA VITTORIA DI HIMERA
Il sito scelto includeva una porzione di abitato d’età arcaica, interessata da attività artigianali, ai margini orientali della città bassa.
L’ARSENALE NAVALE DELL’ANTICA NAXOS
Il complesso è formato da quattro corsie parallele e discendenti che, separate da larghi muri in tecnica poligonale.
IL TEATRO DELL’AREA ARCHEOLOGICA DI AKRAI
Il teatro di Akrai è un edificio piuttosto piccolo con la cavea, in gran parte ricavata grazie al pendio della zona collinare.