
La greca Adranon, a cui si sovrappose l’abitato moderno obliterandone la memoria per lungo tempo e rendendo estremamente difficoltosa l’indagine archeologica, era dotata di una solida cinta muraria edificata a doppio paramento di conci lavici con riempimento interno a sacco con piccole pietre e terra.

Ubicato nella ex Selva del convento di Santa Maria di Gesù, il monumento, impropriamente noto come “ipogeo quadrato” (per distinguerlo da un altro a pianta circolare che si trova nelle vicinanze), è in realtà una monumentale tomba di età romana imperiale (I-II sec. d.C.), tra le poche sopravvissute delle vaste necropoli di Catina che occupavano l’area a nord dell’attuale centro storico di Catania.