
“Il centro della nostra cultura è l’uomo. Cultura non sono solo le antichità, le opere d’arte, i musei; cultura sono i rapporti ed i comportamenti degli uomini. Non soltanto quello che scavi, quello che scrivi, ma ciò che lasci alle future generazioni affinchè vivano meglio, per imparare, per ispirarsi”.
Lo ha detto Nikolaos Stampolidis, direttore generale del Museo dell’Acropoli di Atene, al termine della Lectio Magistralis di sabato scorso a Palazzo Ciampoli di Taormina nell’ambito della V edizione del Premio Comunicare l’Antico (Pca), riconoscimento assegnato dal Parco Naxos Taormina diretto da Gabriella Tigano e organizzato con NaxosLegge, diretto da Fulvia Toscano, e Archeoclub Giardini Naxos-Taormina-Valle Alcantàra. La lectio è stata preceduta da una visita guidata della direttrice Tigano alla mostra “Umiltà e Splendore” dedicata all’arte dei padri cappuccini in Sicilia e in corso a Palazzo Ciampoli.
Con Stampolidis, ha ricevuto il Pca 2022 il prof. Paolo Matthiae (nella foto premiato da Massimo Cultraro), insigne archeologo e autore della scoperta più importante del Novecento: l’antica città di Ebla e il suo archivio con migliaia tavolette in scrittura cuneiforme. Proprio da Giardini Naxos, con un’intervista all’agenzia Ansa, il professore ha annunciato una notizia che ha elettrizzato la comunità scientifica internazionale, ossia l’imminente ripresa della missione archeologica italiana in Siria a dodici anni di distanza dallo stop imposto dalla guerra civile.
Gli altri premi sono stati assegnati a Tiziana D’angelo, giovane neo direttrice del Parco archeologico di Paestum; Stefano Vassallo, archeologo e studioso della colonia greca di Himera; il Certamen Ciceronianum di Arpino, il più antico d’Europa; Alessandro Giuli, giornalista, conduttore televisivo per la Rai, autore della trasmissione Vitalia; e Cinzia Maccagnano, attrice e regista, specializzata in teatro di riscrittura del mito che ha incantato la platea del premio con una toccante e virtuosa lettura di Medea da passi di Euripide, Grillparzer ed altri autori. Ai vincitori una maschera di sileno, figura ricorrente nella storia di Naxos del quale il museo espone una collezione, realizzata dal maestro Turi Azzolina. Mentre sul palco erano le sculture-installazioni dell’artista Stefania Pennacchio.

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