
Il sito archeologico di Monte Iato, una delle tre importanti aree in cui si articola il Parco archeologico di Himera, Solunto e Monte Iato è tornato al suo splendore grazie al lavoro di ripulitura effettuato dagli operai dell’Esa con il quali il direttore del Parco, architetto Domenico Targia, ha sottoscritto una convenzione che garantisce la manutenzione straordinaria.
Un intervento particolarmente qualificante, già sollecitato dall’assessore regionale dei Beni Culturali e dell’Identità siciliana, è stato effettuato lungo la stradella di accesso al complesso museale di Case D’Alia dove è custodito il prezioso materiale archeologico proveniente dagli scavi.
L’area, oltre che dell’intervento di ripulitura dalle erbacce, è stata oggetto anche di un’azione di bonifica e di ripristino complessivo che è stato effettuato con la collaborazione del Comune.
Grazie all’accordo con l’Ente di Sviluppo Agricolo sono stati impiegati, sul campo lavoratori specializzati che, coadiuvati dal personale regionale in servizio presso il sito, e sotto l’attenta guida del caposquadra Salvatore Di Noto, stanno effettuando interventi di discerbamento in tutta l’area di Monte Iato, mettendo in sicurezza botanica i numerosi alberi di ulivo e rendendo accessibile ai visitatori l’area degli scavi, la casa a peristilio, la casa tardo arcaica, l’anfiteatro e l’antico abitato.

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