
Parte il 30 giugno dal Parco archeologico di Tindari “Ludendo docere”, progetto di educazione alla conoscenza della storia, promosso dall’Assessorato regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana.
Il progetto
“Ludendo docere” si svolgerà, come prima esperienza, nell’area archeologica di Halaesa Arconidea dove il direttore del Parco, Domenico Targia, ha già sottoscritto protocolli di collaborazione con le amministrazioni del territorio. L’iniziativa in particolare è stata realizzata d’intesa con il comune di Tusa, dove si trova il sito di Halaesa, e rientra tra le iniziative di alfabetizzazione ed educazione alla bellezza. Il progetto, che prevede esperienze di scavo archeologico simulato, coinvolgerà inoltre 20 ragazzi della scuola primaria.
La strategia comunicativa e la metodologia didattica degli archeologi “educatori” sono commisurati al tipo di utenza: i piccoli, protagonisti delle attività formative saranno infatti stimolati attraverso l’esperienza sul campo. Grazie all’ineguagliabile esperienza dell’incontro con il passato lavorando prevalentemente sull’attività ludica e sull’esperienza sensoriale. Attività pratico-manuali e percorsi formativi di “alternanza scuola lavoro” sono gli strumenti attraverso cui, si potrà ulteriormente diffondere l’interesse verso la conoscenza dei beni culturali.
Le attività, rivolte prioritariamente alle scuole locali e alle associazioni territoriali che operano nel settore educativo. Tuttavia verranno ampliate per il futuro anche le scuole che sceglieranno di visitare i parchi con le gite scolastiche.
Il progetto prevede 100 moduli da realizzarsi ciascuno con gruppi di 10 ragazzi della scuola primaria, con un coinvolgimento di almeno 1.000 alunni.
Ciascun modulo è costituito da 3 giornate scolastiche. La prima “L’archeologo in classe” di nozioni storiche ed archeologiche del territorio da tenersi in classe oppure presso le sedi associative. La seconda di scavo simulato, attività sul campo e visita archeologica da tenersi nei siti. La terza giornata di attività riguarderà invece la catalogazione e la musealizzazione.
I parchi
I Parchi coinvolti nel progetto saranno:

I MOSAICI DELLA VILLA DEL TELLARO A NOTO
Gli splendidi mosaici, datati alla metà circa del IV sec. d.C., trovano i più immediati confronti in quelli di Piazza Armerina.
ADRANO E LE MURA DIONIGIANE
Le mura sono convenzionalmente definite “mura Dionigiane”, volendone attribuire la costruzione al primo impianto della città.
PARCO DI LEONTINOI: DAL NEOLITICO AD OGGI
Le testimonianze archeologiche e i ritrovamenti documentano la lunga storia del sito dall'età neolitica fino all’età del ferro.
L’ANTICA CARONIA A STRAPIOMBO SUL MARE
Secondo il racconto di Diodoro Siculo (12.8.2), Kalè Akté venne fondata da Ducezio intorno al 446 a.C.
GLI AFFRESCHI DI SANTA MARIA DELLA GROTTA
Gli altari della chiesa vennero decorati con affreschi che testimoniano la restaurazione del monachesimo greco.