
Nel corso del tradizionale appuntamento internazionale, dedicato a turismo e archeologia e che fa registrare ogni anno migliaia di presenze fra addetti ai lavori e visitatori, è, infatti, in programma un focus sugli importanti risultati ottenuti nell’Isola in questi ultimi anni, con riferimento alla tutela, alla conservazione e alla valorizzazione del patrimonio culturale siciliano, ma anche alle politiche attuate in ambito culturale che hanno proiettato la Sicilia in ambito internazionale.
“Sicilia: verso un nuovo modello di sviluppo fondato su archeologia e bellezza” è il titolo della tavola rotonda, organizzata a Paestum, in programma sabato 29 ottobre alle ore 10, che sarà coordinata dal giornalista e scrittore Alberto Samonà, ex assessore regionale dei Beni Culturali, parteciperanno Luigi Biondo, Direttore del Parco archeologico di Segesta; Caterina Greco, Direttrice del Museo archeologico regionale A. Salinas di Palermo; Giuseppe Parello, Dirigente del Servizio Parchi Archeologici della Sicilia; Gabriella Tigano, Direttrice del parco archeologico Naxos-Taormina; Fulvia Toscano, Direttore artistico del Festival NaxosLegge. “Non si può che essere felici che si parli di Sicilia nel contesto di un appuntamento così importante e di grande visibilità come la Borsa del Turismo Archeologico di Paestum – evidenzia Alberto Samonà – perché ciò consentirà di sottolineare gli sforzi compiuti in questi anni per potenziare l’offerta culturale, adeguare i nostri musei ai più moderni standard di visita e per accendere i riflettori sulla Sicilia della Cultura e della Bellezza”.
“Un traguardo che non può essere tralasciato e di cui si discuterà a Paestum – prosegue Samonà – sono, inoltre, gli straordinari risultati ottenuti dalla Sicilia in ambito internazionale: prova ne sono gli ottimi rapporti di collaborazione avviati con la Repubblica Greca e con il Museo dell’Acropoli di Atene, il nuovo accordo siglato fra il Salinas e il Metropolitan Museum di New York, o ancora, le 73 missioni di scavo archeologico attivate negli ultimi due anni”.

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