
Il Museo della miniera di zolfo di Trabia Tallarita, al centro dell’altopiano gessoso-solfifero della Sicilia centro meridionale, si trova sulla strada statale 190 che collega i comuni di Riesi e Sommatino, ed è tagliato in due parti dal fiume Salso. L’attività estrattiva, che ha origini antichissime, ebbe il periodo di massimo splendore intorno al 1920 quando a Trabia Tallarita si estraeva il 12% della produzione mondiale di zolfo e 3000 minatori lavoravano incessantemente nel sottosuolo; attorno agli impianti si sviluppava un villaggio con stazione dei carabinieri, cappella, ufficio postale e alloggi per i dipendenti. Negli anni ’50 la concorrenza americana mise in crisi il sistema produttivo: la miniera è stata definitivamente chiusa nel 1975.
Il sito minerario, che rappresenta uno straordinario esempio di archeologia industriale in un contesto naturale di grande bellezza, è stata acquistato dall’Assessorato Regionale dei Beni Culturali tra il 2000 e il 2003. L’8 marzo del 2010 è stato inaugurato il primo lotto dei lavori di recupero, che hanno interessato la centrale elettrica “Palladio” e i fabbricati annessi, un tempo destinati ad officine ed uffici.
La centrale ospita un allestimento di tipo interattivo e didattico che comprende cinque nuclei:
– la discenderia, simulazione dell’accesso ai pozzi con fermate alle gallerie, che permette di entrare virtualmente nella miniera;
– il padiglione della miniera costituito da uno spazio multimediale;
– i motori Tosi, animati e accompagnati da racconti;
– gli exhibit scientifici, laboratori dedicati all’elettricità;
– la timeline che percorre i momenti più significativi della storia dello zolfo in Sicilia.
Nei fabbricati adiacenti sono allestite la mostra fotografica permanente “Sulfaro e sulfatari” sulla vita in miniera, una sala proiezioni, una sala conferenze, una sala didattica ed uno spazio de-stinato ad esposizioni temporanee.