
Il museo illustra la civiltà del territorio di Marianopoli dalla preistoria all’età ellenistica, con riferimento ai due siti archeologici di Monte Castellazzo e Balate-Valle Oscura.
La frequentazione del sito di Monte Castellazzo a partire da età neolitica (V millennio a.C. circa) prosegue nell’età del rame ed è documentata fino all’età del ferro (VII-VI sec. a.C.). In particolare nel VI sec. a.C. il Monte divenne sede di un abitato indigeno poi ellenizzato, tradizionalmente identificato con l’antica Mytistraton.
La montagna di Balate, ospitò dal VI sec. un centro indigeno poi ellenizzato, fortificato da una cinta muraria. Sull’Acropoli dell’antico centro è stata portata alla luce un’area santuariale. Al margine sud-ovest della montagna di Balate si distribuiva, entro la Valle Oscura, la necropoli riferibile all’antica città.
I reperti esposti sono quelli venuti alla luce tra il 1977 e il 1984 nel corso degli scavi effettuati a Monte Castellazzo e a Balate-Valle Oscura. Oltre a frammenti ceramici neolitici, eneolitici e dell’età del bronzo, il museo espone la produzione ceramica indigena di età arcaica, che applica a forme di tipo greco quali oinochoai e krateriskoi una decorazione geometrica o vivacemente naturalistica.