
VILLAGGIO PREISTORICO MONTAGNOLA DI CAPO GRAZIANO E MUSEO – FILICUDI
Il villaggio fu costruito a partire dal 1700 a.C. quando per motivi di difesa e sicurezza, gli abitanti della piana si spostarono sulla Montagnola di Capo Graziano alta 174 metri. Fu abitato prima dalle genti di Capo Graziano, poi dopo il 1500 a.C. da quelle siciliane di Thapsos-Milazzese.
Le 27 abitazioni sono piccole, a pianta ovale e parzialmente interrate, per meglio adattarsi allo spazio ristretto. Alcuni ambienti erano adibiti a magazzino, altri presentano panchine costruite con placche di pietra. Importanti sono i ritrovamenti di ceramica Egea che attestano contatti con i mercanti micenei.
MUSEO (sezione distaccata Museo Luigi Bernabò Brea)
Ubicato in una tipica casa eoliana a due piani è suddiviso in due sezioni: etno-antropologica al piano terra e archeologica al primo piano. Numerosi gli oggetti testimoni della cultura materiale dell’isola tra la fine dell’800 e la metà del ‘900. Al centro della sala è stato montato un mulino per il grano a trazione animale. La sezione archeologica si articola in tre sale: sala I – manufatti ceramici dai villaggi preistorici di Filo Braccio e Capo Graziano; sala II – età greco-romana con epigrafi e un grande dolium; sale III e IV – archeologia marina con anfore da trasporto facenti parte del carico dei relitti di Filicudi e ceppi di ancore rinvenute sul fondali.