PARCO ARCHEOLOGICO DI HIMERA SOLUNTO E IATO

 
Area archeologica di Solunto

Il Parco

Il parco archeologico di Himera, Solunto e Iato comprende le aree archeologiche demaniali e gli Antiquaria presenti, in maniera diffusa, nell’intera provincia di Palermo.

La storia

Sotto il profilo storico-culturale il Parco archeologico di Himera, Solunto e Iato compendia in sé tutte le componenti etniche e culturali che caratterizzarono la Sicilia occidentale nell’antichità. Comprende infatti al suo interno realtà coloniali greche (Himera), città puniche (Solunto), insediamenti indigeni d’altura (Iato, La Montagnola di Marineo, Monte Maranfusa a Roccamena). All’interno del parco archeologico di Himera sono presenti anche interi villaggi preistorici (Area Archeologica dei Faraglioni di Ustica). Nell’area sono presenti inoltre monumenti medievali e basso medievali (Terme di Cefalà Diana, Castello Beccadelli Bologna con annessa esposizione archeologica).

Sul Monte Iato si sviluppò, fin dai primi secoli del primo millennio a.C., uno tra i più importanti insediamenti indigeni della Sicilia centro-occidentale, fondato dai Sicani o forse dagli Elimi, popolo di incerta origine, noto soprattutto attraverso le fonti letterarie.
Sul promontorio di Solanto, invece, sorse il più antico centro di Solunto, fondato dai Fenici insieme a Palermo, almeno un secolo più tardi rispetto alla fondazione di Mozia. Distrutto agli inizi del IV sec.a.C. da Dionisio di Siracusa, fu rifondato intorno alla metà del secolo sul vicino Monte Catalfano.

A poche decine di chilometri verso Est si trova, infine, Himera, la più occidentale delle colonie greche sulla costa settentrionale della Sicilia. Himera nasce nel 648 a.C. grazie a un gruppo di Calcidesi provenienti da Zancle (Messina) e da un gruppo di fuoriusciti Siracusani.

Una realtà etnica composita, dunque, che conobbe forme diverse di mediazione e di integrazione che diedero vita a forme culturali ibride e originali.

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