
Tindari, fondata nel 396 a.C., aveva un impianto urbano regolare con ampie strade parallele (decumani) intersecate da strade più strette (cardini).
Sul decumano superiore, oltre ad affacciarsi l’insula IV, hanno sede i principali edifici pubblici della città, la “Basilica” e il Teatro. La Basilica aveva funzione di “porta monumentale” e poteva anche essere destinata a funzioni ufficiali. Realizzata probabilmente in età augustea restò in uso fino al V sec. d.C. Il Teatro, la cui capienza era di 3000 spettatori, è stato costruito tra la fine del IV e gli inizi del III sec. a.C., mentre l’edificio scenico, a tre ordini, è di poco posteriore. In età imperiale romana fu modificato per essere adattato ai giochi circensi.
L’insula IV, unico isolato esplorato per intero, è articolata su quattro terrazze. Quella inferiore è occupata da sei botteghe che si aprono sul decumano centrale. Sulle successive si estendono due abitazioni con peristilio (II sc. a.C.) e un edificio termale pubblico (III sec. a.C.), costituito da una corte colonnata su cui si aprono due spogliatoi (apodyteria) e gli ambienti propri per il bagno (frigidarium, tepidarium e calidarium), decorati con pavimenti musivi. Sul decumano centrale, in contrada Cercadenari, prospettano una domus e un grande edificio pubblico di età romana. L’Antiquarium raccoglie reperti databili dall’età preistorica a quella romana.