
L’Area archeologica di Bagnoli, a circa tre chilometri a nord-est di Capo D’Orlando, è interessata dalla presenza di un complesso termale risalente al III sec. d.C. L’edificio, verosimilmente pertinente ad un complesso residenziale privato, che non sorgeva isolato ma in relazione con un più ampio contesto abitativo di età romana, si articola, da est verso ovest, per una lunghezza di circa m 32, in una sequenza di sei vani, a sud dei quali sono state intercettate strutture relative ad ambienti preesistenti all’impianto stesso.
Tre degli ambienti conservati, il tepidarium e i due vani del calidarium, presentano pavimenti a mosaico geometrico in bianco e nero e inserti in rosso, i cui schemi decorativi rimandano anch’essi al III sec. d.C. L’insieme del materiale ceramico recuperato testimonia delle varie fasi di frequentazione del sito e delle trasformazioni delle strutture dall’età ellenistica a quella bizantina. Particolarmente interessanti, la prima fase di riutilizzo, attestata dai materiali presenti nel riempimento dei vani principali, legata ad un impianto a carattere produttivo, datato tra la metà/fine del V e il primo quarto del VI sec. d.C., e l’ultima fase, attestata da un basolato che copre i vani del calidarium, datata al VII sec. d.C. Una selezione dei reperti, rinvenuti nel territorio di Capo d’Orlando, è esposta nell’Antiquarium Comunale “Agatirnide”, in via del Fanciullo.