
Considerata in Sicilia tra gli esempi più interessanti di villa di lusso suburbana, la villa fu costruita tra la fine del II e gli inizi del I sec. a.C. in un sito frequentato già dall’età ellenistica. L’impianto, con ingresso sul lato nord del corpo centrale, si articola, secondo uno schema usuale, intorno ad un grande peristilio quadrangolare, sul quale si aprono una serie di ambienti con varia destinazione (privati, rappresentanza/soggiorno, servizio) e il complesso termale privato.
Di grande interesse è la presenza di numerosi pavimenti in tessellato bianco e nero, in particolare il mosaico figurato con scena di pesca, e di ricche decorazioni parietali. I diversi interventi edilizi, leggibili nell’apparato murario, nei rivestimenti parietali e nei livelli pavimentali, indicano che la struttura fu in uso per parecchi secoli.
L’ultima fase di occupazione dell’area, seguita ad una distruzione violenta tra la fine del V e gli inizi del VI sec. d.C., è rappresentata da modeste strutture murarie rinvenute nel settore orientale del complesso.